Cani e cane maltese

Cosa fare se il cane abbaia agli ospiti? Te lo spiega il mio cane

Ciao sono Harry, per gli amici Arrri. Sono stato adottato da una famiglia di tontoloni e io ho il compito di educarla. Sono territoriale e soffro di ansia da separazione. Non dirlo troppo in giro, ma sono pure un po’ insicuro.

Se non sai ancora niente di me ti consiglio di leggere il primo episodio del mio diario Primi Giorni in Famiglia, così potrai capire meglio questo racconto.

In questo episodio, ti voglio raccontare di come è evoluta la mia figura professionale di maggiordomo di gran classe. La mia famiglia è tutta da educare, non conosce le buone maniere e discutiamo spesso su come si devono accogliere gli ospiti.

Beh, mettiti a sedere che ti racconto.



Il primo ospite – La Fata Giocosa

Durante le prime settimane dall’assunzione, annotavo meticolasemente le abitudini della nuova famiglia come fa ogni buon maggiordomo a inizio carriera. In particolare, seguivo ogni movimento della Governante. Se lei si spostava, mi spostavo anch’io. Avevo capito fin dall’inizio che lei non era in grado di cavarsela da sola e che in futuro avrei avuto un bel po’ da fare.

E venne il gran giorno, il primo ospite da accogliere: l’amica della Governante.

Io, di umani fino a quel momento non ne avevo visti molti e per questo ero un po’ agitato.

Da bravo giovane maggiordomo, ancora un po’ inesperto, mi ero ripassato la lezione sull’accoglienza, ma facevo un po’ di confusione con il mio ruolo di guardiano. Temevo di far pasticci, anche perché non avevo ancora superato il periodo di prova.

Quando, fuori dalla porta, sentii la presenza di una sconosciuta, iniziai ad abbaiare. Cercavo di usare un abbaio che era un misto tra “entra pure, sei la benvenuta” e “attenzione sono il guardiano, se entri sono cavoli tuoi”. Eh sì, l’inesperienza, ero così giovane!

Inoltre, visto che non potevo certo contare su quella tontolona della Governante, non nascondo che un po’ di fifa ce l’avevo. La Governante, ingenua com’è, avrebbe fatto entrare chiunque.

L’estranea non mi guardava e chiacchierava con la Governante. Insomma, apparentemente non c’era nessuna minaccia. Mi calmai un momento e all’improvviso dall’estranea cadde una caramella. E lì capii tutto. Lei era una Fata.

Certo, sono stato addestrato severamente a non fidarmi delle apparenze, per cui abbaiai ancora sperando di farle paura. Avevo notato, però, che quando smettevo di abbaiare piovevano le caramelle. Ed inoltre la Governante era tranquilla, intuii che forse non c’erano pericoli per nessuno. Nel dubbio preferii sdraiarmi ai piedi della Fata, facendo finta di dormire. Questa strategia mi permetteva di osservarla senza dare nell’occhio e soprattutto mi permetteva di intervenire prontamente con un abbaio nel caso in cui la Fata si fosse mossa. Cosa credeva di potersene andare in giro per la casa senza il mio permesso?

Venne diverse volte e devo dire che io ero sempre più rilassato. E non solo, mi era proprio simpatica. Lei era una Fata Giocosa. Sì, proprio così: Giocosa.

Oggi con la Fata Giocosa c’è un buon rapporto. Quando viene è sempre una festa per me. Eh, sì lo ammetto mi lascio un po’ andare. Non sono più troppo rigido con l’etichetta.

Lascio che la Governante si autogestisca e io mi prendo un momento di pausa facendo divertire la Fata Giocosa. Lei è un’intellettuale proprio come me e ci divertiamo un mondo a fare giochi di quelli che agli umani piacciono tanto: zampa, altra zampa. Non è un gioco faticoso, sai, anzi mi piace molto e alla fine ottengo sempre una mancia.

Cane che dà la zampa
Harry nel tentativo di “corrompere” la Fata Giocosa

A volte la Governante, quella insolente, pretende di avere tutta l’attenzione della Fata Giocosa. Mi sottovaluta la Governante. Quando la Fata Giocosa si siede sul divano, io mi precipito, le mostro tutto il mio repertorio pur di compiacerla. Seduto, sdraiato, zampa, altra zampa e … occhi dolci. Sì, occhi dolci funziona sempre. Lo consiglio a tutti i cani perché la caramella è assicurata.

Quando accompagno la Governante a sgranchirsi le gambe nei boschi, qualche volta viene anche la Fata Giocosa. Dovrei rivolgermi a un sindacato perché in questo caso faccio l’accompagnatore di due persone, quindi lavoro il doppio, ma la paga non cambia. Ti rendi conto di cosa vuol dire annusare, perlustrare tutto il sentiero, confrontarsi con gli altri cani mentre loro chiacchierano tranquille, ignare dei pericoli? Non si accorgono neppure se mi fermo irrigidito ad annusare in aria l’odore dei cerbiatti. Ringrazino che non sono un cane da caccia, altrimenti le avrei lasciate lì da sole ad arrangiarsi.

Recentemente ho scoperto che la Fata Giocosa gode di un’ottima reputazione fra i cani. Mentre fiutavo nel giardino ho trovato le memorie della cagnolina che mi aveva preceduta, zia Fely.

Zia Fely era molto legata alla Fata Giocosa ed era in grado di sentire l’arrivo della Fata a centinaia di metri di distanza. Non appena la fiutava Fely incominciava con i festeggiamenti che continuavano anche quando la Fata Giocosa era entrata in casa. Fely nelle sue memorie scrive che la Fata Giocosa aveva un non so che di rassicurante, c’era un sentimento forte tra loro, ed è raro fra un cane e un umano che non appartengono alla stessa famiglia.

Perdincibaccolina, averlo saputo prima, mi risparamiavo tutta quell’ansia il primo giorno della Fata Giocosa a casa nostra.

Ora non abbaio più alla Fata Giocosa. Quando la vedo sono contento e sto benissimo con lei, però ancora non riesco a stare da solo con lei senza la Governante. Se la Governante si allonta di due passi, io vado in panico, mi agito, chissà che combina la Governante senza di me. Non so cosa farci, inizio ad ansimare, il cuore mi batte forte e quando la Governante si riavvicina a me, io ho una reazione incontrollata, le salto addosso e piango per lo spavento. Che vuoi farci sono fatto così, ho l’ansia da separazione, ma ti assicuro che sono un ottimo maggiordomo.


La Principessa e la sua famiglia

Grazie all’esperienza che mi sono fatto nell’accogliere e intrattenere la Fata Giocosa, sono riuscito ad avanzare di livello. Ogni tanto, infatti, mi viene chiesto di accogliere, tienti forte, una vera e propria Principessa, in carne, peli e ossa. Hai capito bene una principessa: la Principessa Ginny, una nobile cagnolina di razza maltese.

Sua Altezza Reale la Pricipessa Ginny

Devi sapere che la sua famiglia ha una struttura organizzativa molto simile alla nostra, infatti c’è una Governante, che al contrario della mia, è una Fata Dolce e comprensiva e c’è il Cuoco che al contrario del mio è molto alto.

La mia famiglia, che come ti ho già scritto, non conosce le buone maniera, non mi aveva prevenuto dell’arrivo della nobile famiglia.

Io ero ancora un giovane maggiordomo e portavo a passeggio nei dintorni di casa la Governante e il Cuoco, quando all’improvviso apparvero loro. Nel frattempo piovevano caramelle dal cielo, ma io, che ho un alto senso del dovere, non mi feci certo distrarre e incominciai ad abbaiare ferocemente. Non ti nascondo quanta paura mi facevano. Avevo capito molto bene che bisognava difendersi soprattutto da lui, il Cuoco Alto.

La mia esperienza all’estero, mi aveva insegnato che bisognava temere gli uomini, non so perché, non ricordo bene, ero troppo piccolo. So solo che se vedo un uomo grande sono molto a disagio. Non ti dico cosa provo quando lungo i fiumi incontro uomini con la canna da pesca, perdo completamente la testa.

Quindi nonostante i miei feroci abbai, entrammo in casa tutti insieme, ed io che nel frattempo avevo potuto già fiutarli, smisi di abbaiare. Rimanevo comunque in allerta rossa.

La mia famiglia sembrava stranamente essere tranquilla. Gli estranei non mi guardavano negli occhi, insomma non cercavano rogne. Poi c’era la Fata Dolce, che non ti nascondo, mi piaceva molto, parlava in modo dolce e poi anche da lei uscivano di tanto in tanto delle caramelle, una vera Fata. Ogni tanto ci guardavamo di striscio con simpatia.

A convincermi che forse non erano degli invasori, c’era la Principessa Ginny. In quanto Principessa aveva il privilegio di essere comodamente seduta in una stanzetta mobile adatta al trasporto, uno spazio inespugnabile. Si capiva che era nobile, emanava odori autoritari, sentivo che la Principessa aveva alle spalle già molti anni di esperienza di vita. Noi, giovani cani, abbiamo rispetto dei saggi. Non la sentivo come minacciosa nei confronti del mio territorio, come nel caso di Olindo, il cane del vicino. Se mi avvicinavo a lei, però, mi faceva subito rigar dritto, proprio come faceva la mia mamma.

Ogni tanto la Principessa usciva fuori dalla sua stanza reale, e mentre tutti si inchinavano al suo passaggio, io con uno scatto veloce afferravo il gioco principesco lasciato nel trasportino, che onore!

Dopo diversi incontri, capii che potevo avere piena fiducia della Fata Dolce, per cui le permettevo di muoversi nel nostro territorio.

cane maltese sdraiato
Momento di relax della Principessa Ginny sdraiata su una morbida Fata Dolce

Cuoco Alto, invece, lo tenevo un po’ sott’occhio, fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Riflettevo, e osservavo. La Principessa chiedeva molti servigi a Cuoco Alto, addirittura gli ordinava di essere presa in braccio. E io riflettevo e osservavo. Come era delicato Cuoco Alto. E poi anche da lui ogni tanto uscivano caramelle. Finché un giorno decisi che avevo ormai fatto tutti i controlli necessari e che la mia famiglia non correva pericoli.

Cuoco Alto al servizio della Principessa Ginny

Non ti nascondo che durante i loro pranzi, mi avvicinavo discretamente a Cuoco Alto e mettevo il mio muso sulle sue ginocchia. È un’altra strategia che ho elaborato per ottenere delle mance nel mio lavoro di maggiordomo e se proprio non arrivano caramelle, una tenera carezza arriva sempre. Niente male vero?


L’intruso

Ora posso dire di essere molto soddisfatto della mia carriera professionale di maggiordomo, posso vantare nel mio CV una Principessa ed una Fata Giocosa venerata da tutti i cani.

Ti devo confessare che nel mio lavoro non ho sempre la fortuna di accogliere gli amici della mia famiglia. Mi capita di accogliere degli intrusi. Gli intrusi sono quelli che entrano in casa una volta e poi non li vedi più e con i quali la Governante ha dei toni più formali.

Con gli intrusi il lavoro è veramente difficile, perché non c’è il solito rituale di fare accomodare nel divano gli ospiti. Ogni volta la dinamica è diversa, e io sono un cane molto metodico, riflessivo che non ama gli imprevisti e le sorprese.

Quando c’è un intruso, il mio livello di stress è alle stelle. Una volta mi sono proprio spaventato e anche quella tontolona della Governante è stata presa alla sprovvista.

Ti trattengo ancora qualche minuto per leggere quest’ultimo aneddoto.

Un giorno suona il campanello un giovane umano, che scoprii dopo trattarsi del tecnico che controlla annualmente l’impianto di riscaldamento. Ovviamente, io abbaiai prima del campanello e la Governante mi rinchiuse in cucina, la qual cosa mi faceva proprio girare le scatole. Ti rendi conto che ho bisogno di tutti i miei sensi per valutare un pericolo. Dall’olfatto capisco già molto, ma ho anche bisogno di avere un contatto visivo e di valutare anche i gesti dell’intruso.

Il tecnico entrava e usciva più volte dalla porta per prendere degli arnesi. Io abbaiavo per dire “Ehi tu laggiù, non mi vedi, ma io ci sono”. La Governante mi mise poi in giardino affinché io potessi comunque vedere l’intruso dalle porte finestre. Mi tranquillizzai, in fondo non sembrava essere minaccioso, era indaffarato a fare il suo mestiere.

Poi l’intruso ripeté più volte alla Governante che poteva farmi entrare perché lui non aveva paura dei cani, perché quando era piccolo aveva ben due cani, di quelli grandi da guardia e che io a confronto ero un peluche.

Ma come si permetteva!!!

La Governante mi mise al guinzaglio e mi fece entrare dandomi tante caramelle. Mi misi anche sdraiato comodamente e me la spassavo, in fondo non c’erano pericoli. Ma come sai un pò diffidente lo sono sempre, non si sa mai.

A un certo punto, l’intruso chiese alla Governante di firmare un foglio, credo avesse finito con il suo lavoro. Io ero al guinzaglio, mi avvicinai e all’improvviso l’intruso mi guardò negli occhi, percepivo che la Governante si stava agitando. Anch’io lo fissai negli occhi e attesi, ma l’intruso continuava a fissarmi immobile come se volesse ipnotizzarmi. La Governante tontolona non si asspettava quell’atteggiamento di sfida da parte dell’intruso. Io sentii che stava per dire qualcosa e capii che il pericolo era reale e intervenni. Abbaiai contro di lui così forte che scappò immediatamente fuori. Non potei inseguirlo perché ero trattenuto dal guinzaglio. La Governante stava per svenire dallo spavento e io… pure.

E così finii di nuovo fuori in giardino. Vidi poi la Governante firmare il foglio e scusarsi. Ma scusarsi di che cosa, lui mi aveva attaccato, lui aveva minacciato la nostra famiglia. La Governante gli chiese perché mi aveva fissato in quel modo visto che farlo con i cani che non si conoscono può essere molto pericoloso. Lui rispose che quando aveva i due cani da guardia, tutta la sua famiglia fissava i cani per calmarli e dominarli e loro stavano calmi. Ah, questi umani! Vanno educati, lo dico sempre.


Ma perché il cane abbaia agli ospiti?

Ti starai chiedendo perché il cane abbaia agli ospiti. Ci tengo a precisare che non tutti i cani sono come me. Dipende dal loro percorso. Alcuni stanno comodi nella loro cuccia. Altri si alzano e scodinzolano, altri saltano sugli invitati. Insomma, ognuno ha il suo modo di accogliere. Io abbaio, eccome abbaio.

Cerca sempre di individuare la causa che fa abbaiare il cane agli ospiti.

Territorialità? Paura? Insicurezza? Eccitazione e gioia nel conoscere nuove persone?

Nel mio caso abbaio agli ospiti per diversi motivi. Da una parte ci sono i miei antenati pastori che difendono il territorio. Dall’altra parte c’è tanta paura. Ormai mi hai capito, sono un cane complicato. Non basta che la mia famiglia mi rassicuri. La mia famiglia tontolona si deve ancora conquistare la mia fiducia.


Cosa sto insegnando alla mia famiglia

  • Durante i primi tempi di adozione, potrebbe essere una buona idea accogliere gli ospiti appena fuori casa e poi entrare in casa tutti insieme. Il cane sarà meno stressato. Con me funziona abbastanza bene.
  • Un metodo a cui sto lavorando con la Governante quando entra un ospite a casa è questo:
    • Tieni il cane al guinzaglio.
    • Se il cane abbaia ti allontani insieme con il cane senza dire nulla e senza strattonarlo. Il cane non ama essere escluso, ma se ha paura, il fatto di tenere una certa distanza lo tranquillizza.
    • Quando il cane smette di abbaiare, ti riavvicini all’ospite di qualche passo.
    • Se abbaia, ti allontani di nuovo con il cane e così via fino allo … sfinimento. Lo so è un duro lavoro, ma ce la faremo.
  • Un altro metodo che abbiamo provato è stato quello di lanciare una manciata di caramelle mentre l’ospite entra o suona il campanello. Questa distrazione permette al cane di abbassare il suo stato di eccitazione. Anche in questo caso, ci vuole tanta pazienza.
  • Ti consiglio, comunque, di spiegare in anticipo all’ospite il problema del cane, di spiegargli cosa farai con il cane e perché. Chiedigli di collaborare, per esempio evitando di guardarlo e nel momento in cui il cane è calmo chiedi all’ospite di lanciargli una caramella.
  • A noi cani, soprattutto con problemi comportamentali, non fa piacere essere guardati negli occhi da estranei, potrebbe essere mal interpretato. Se poi ci fissano pensando di calmarci o dominarci, quest’atteggiamento potrebbe essere molto pericoloso.
  • Ti consiglio di non lasciare il cane incustodito quando entrano degli estranei in casa come per esempio i tecnici che vengono saltuariamente a fare dei lavori. Se il cane ha paura può esserci la possibilità, anche se lontana, che morda. Non si può correre alcun rischio, anche se il cane è piccolo. Non possiamo prevenire sempre le mosse di uno conosciuto che a suo volta può avere paura ed avere reazioni che potrebbero essere percepite dal cane come minacciose.

Sono ormai alla fine di questo episodio.

Dimmi, anche tu ti trovi in una situazione difficile quando hai ospiti? Che soluzioni hai trovato? Se ne hai voglia scrivilo nei commenti, potrebbe essere utile ad altri.

Ci risentiamo nel prossimo episodio.

A presto

Arrri

(L’immagine di copertina è stata creata con Canva con i disegni creati da Julia-Creative-Design @julia-creative e da @color-vectors)

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